Non sono previste piogge per la giornata di domani, ma l'allerta rossa rimane per pianura bolognese, costa e pianura romagnola. Nelle zone più colpite dall'alluvione si spala fango senza sosta, soprattutto a Forlì e a Ravenna, mentre l'Ausl Romagna lancia l'allerta, l'acqua stagnante che fatica a defluire può comportare rischi per la salute, da salmonellosi a epatite A, a causa delle contaminazioni con sostanze chimiche e rifiuti. La raccomandazione è fare un richiamo dell'antitetanica se sono trascorsi più di dieci anni dall'ultima. Intanto arrivano le prime stime dei danni dal comparto agricolo: il 42% della superficie utilizzata è stato colpito dall'alluvione. Quasi 21mila le aziende presenti sul territorio coinvolto, 64mila i lavoratori, danni per oltre un miliardo e mezzo di euro. Mentre diminuiscono gli sfollati, dai 23mila di ieri ai 20.700 circa di oggi, sono invece oltre 700 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 455 totalmente interdette. Dal sopralluogo dell'assessore alle Infrastrutture Corsini emerge che servirebbero subito almeno 620 milioni di euro per i primi interventi urgenti. Inoltre si contano ancora 376 frane attive. Sono più di 4.300 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662 attivato dalla Regione, mentre in appena sei giorni sono già quasi 18 i milioni di euro ricevuti dal conto corrente aperto per le donazioni, che sta facendo registrare una grandissima mobilitazione e una solidarietà diffusa. La Regione lavora ad un sito web dedicato per rendere conto, promette, di ogni euro utilizzato.
Per fare una donazione, Iban: IT69G0200802435000104428964 Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA” Per donare dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1OM0 Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna