Mentre il governo lavora al decreto legge Rilancio, le Regioni attendono le linee guida nazionali per riaprire il 18 maggio. Nelle prossime settimane le mascherine a 50 centesimi si troveranno anche nei tabaccai. E' l'annuncio del commissario per l'emergenza Domenico Arcuri, che ha sottolineato come “Il prezzo è e resterà quello”. A proposito di mascherine, potrebbero essere obbligatorie per studenti sopra i sei anni, docenti e personale scolastico da settembre. Intanto le Regioni hanno ottenuto il via libera per le riaperture dal 18 maggio, ma attendono le linee guida nazionali entro fine settimana. Secondo il presidente del Veneto Zaia, il governo dovrebbe fare scelte standard per tutti, poi delegare alle Regioni. Il presidente della Liguria Toti frena sulla mobilità interregionale, che a suo dire dovrebbe partire solo dal 1 giugno. Calano di 1.222 unità gli attualmente positivi. Nuova impennata dei guariti, 2.452 in più, 172 i morti da ieri, giunti quasi a 31.000 totali, ma per quanto riguarda i casi totali l'incremento, in tutta Italia, è di 1.402, di cui 1.033 nella sola Lombardia, che da ieri ha avuto una nuova impennata. La stima dei morti per coronavirus nel Regno Unito supera la quota shock di 40.000, largamente seconda al mondo dietro i soli Stati Uniti.
E a proposito di Stati Uniti, a New York salgono a 52 i casi di bambini colpiti dalla sindrome infiammatoria legata al Covid-19, nota come sindrome di Kawasaki. Un bimbo è morto. Il Libano fa un passo indietro sulla fase 2, iniziata il 4 maggio: il governo ha richiuso tutto da domani a lunedì, causa improvviso rialzo della curva dei contagi, secondo i media causata soprattutto da mala gestione dei rimpatri di libanesi dall'estero. Giornata importante invece in Francia, con la riapertura delle scuole: materne ed elementari hanno accolto un milione circa di alunni, secondo un rigido protocollo per scongiurare una nuova fiammata di contagi. Il tasso di contagio in Germania, il famoso R0, è cresciuto all'1,07, e dall'istituto Koch raccomandano di continuare a mantenere le distanze, perché il virus non è eradicato. Infine la Spagna introduce l'obbligo di quarantena per 14 giorni per chi arriva dall'estero: nelle ultime 24 ore sono morte 176 persone, 43% in più rispetto alle 123 persone delle 24 ore precedenti.