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Incendi a Los Angeles: almeno 10 morti e oltre 180mila persone evacuate

Le raffiche hanno raggiunto i 160 km/h, in un'escalation continua di nuovi roghi

10 gen 2025

La California brucia. Colpa della combinazione devastante di venti intensissimi e crisi climatica. Per il Golden State la siccità non è una novità e le sue terre sono da sempre martoriate da terremoti e incendi incontrollabili. Come quelli che da tre giorni avvolgono la contea di Los Angeles, gettando gli abitanti nel terrore – già 10 persone sono morte – e nello sconforto: c'è chi perde casa, ricordi, lavoro di una vita.

Martedì i venti di Santa Ana hanno attraversato il sud della California, prima disperdendo braci e poi alimentando le fiamme di un incendio sempre più ampio. Le raffiche hanno raggiunto i 160 km/h, in un'escalation continua di nuovi roghi: territori secchi e fragili, senza piogge da 8 mesi, diventano una polveriera in attesa di una scintilla.

Al momento sono oltre 180mila le persone evacuate, altre migliaia sono in attesa di istruzioni, e l'estensione dei cosiddetti wildfires è arrivata a 117 km quadrati, quasi due volte San Marino. Le autorità hanno dichiarato che "tutti i residenti della contea di Los Angeles sono in pericolo".

Nonostante un temporaneo calo dei venti, le condizioni meteo critiche alimentano il rischio di nuovi roghi. Il presidente Biden, che a causa dell'emergenza ha annullato il suo viaggio a Roma e in Vaticano, assicura che il governo federale coprirà al 100% il costo delle misure per proteggere la California nei prossimi sei mesi. Nel frattempo a nord di Los Angeles è stato arrestato un presunto piromane, individuato dai residenti mentre tentava di appiccare un incendio con un lanciafiamme artigianale.






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