In Liguria si abbattono le inchieste giudiziarie che portano all'arresto del presidente della Regione Giovanni Toti, del centrodestra. Mentre dalla Libia la presidente Giorgia Meloni ribadisce l'impegno dell'Italia per la stabilità del Paese, al primo ministro Dabaiba, al presidente Al-Menfi e anche al generale dell'esercito nazionale Haftar, impegnandosi in prima persona per rafforzare il dialogo tra Unione Europea e Libia, la capigruppo di Montecitorio ha messo a punto il calendario di maggio, l'esame del disegno di legge sull'Autonomia differenziata, che ha già concluso la discussione generale, proseguirà in Aula il 21 maggio ma è all'ultimo punto dell'ordine del giorno.
Il mondo politico è però focalizzato sull'arresto per corruzione del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, accusato tra l'altro di aver intascato 74mila euro. La Guardia di Finanza ha perquisito gli uffici della Regione e la casa di Genova. Per le procure di Genova e La Spezia era stato messo in piedi un sistema di favori sotto forma di tangenti che, di fatto, ha sostenuto il governo politico. Arrestati anche l'amministratore delegato di Iren Signorini, il capo di gabinetto e braccio destro di Toti, Matteo Cozzani, accusato inoltre di aver agevolato l'attività di Cosa Nostra; indagati il consigliere di Esselunga Moncada e gli imprenditori Roberto Spinelli, figlio dell'ex presidente del Genoa Aldo, e Mauro Vianello, altro imprenditore operante nel porto di Genova.
In Liguria però il terremoto politico è già in atto, Toti sarà sostituito in Regione dal vicepresidente Piana, e il coordinatore ligure di Fratelli d'Italia Rosso prende le distanze e non esclude dimissioni del presidente della Regione e nuove elezioni.
Nel video le interviste a Giuseppe Conte, presidente Movimento 5 Stelle; Matteo Salvini, ministro dei Trasporti; Maurizio Lupi, deputato Noi Moderati; Matteo Renzi, senatore Italia Viva