La destra porta a casa una battaglia storica, quella dell'autonomia differenziata. Il Senato ieri ha approvato il disegno di legge Calderoli con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 30 astenuti. Ora il provvedimento passa alla Camera per tentare un via libera definitivo prima delle elezioni europee. Esulta il Veneto, dove nel 2017 oltre il 98% dei votanti al referendum consultivo aveva detto sì all'autonomia regionale. "Un grande risultato, una giornata storica - commenta il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. E' una pietra miliare a cui presto si aggiungerà un'altra pietra miliare, con il passaggio alla Camera e finalmente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. L'autonomia è efficienza e assunzione di responsabilità, tramite la riduzione delle catene di comando. Finalmente il cittadino avrà un interlocutore certo e più controllabile".
Proteste delle opposizioni in aula hanno sventolato tricolori e cantato l'inno di Mameli. "La legge delle destre distrugge l'Italia - attacca Nicola Zingaretti del PD -, perché dare tutti queste funzioni alle Regioni significa chiudere l'Italia che noi amiamo. Dobbiamo competere con grandi potenze come la Cina e l'America, abbiamo quindi bisogno di un Paese che collabora di più per essere più forte. Dobbiamo combattere per il tricolore e per difendere la patria che amiamo, contro una Presidente del Consiglio che ha preso voti sulla patria e ora la tradisce".
Prevista per oggi la riunione preparatoria al Consiglio dei ministri di domani: sul tavolo anche il ddl Beneficenza. Dopo le indagini su alcune iniziative caritatevoli promosse da Chiara Ferragni, l'esecutivo lavora a misure per aumentare la trasparenza sui dettagli della donazione e multe fino a 50mila euro in caso di violazioni. Mentre si scatena la bufera a seguito del convegno alla Camera promosso dalla Lega, con il deputato Simone Billi: “L'aborto non è un diritto. Ingiusto anche in caso di stupro”. Questo il concetto emerso, secondo la senatrice del Pd Valeria Valente, che si scaglia contro l'iniziativa. Ma Billi si smarca: “Ho prenotato la sala, ma non ero presente – spiega –. Io e la Lega siamo da sempre a favore della libertà di scelta”.
Nel video le interviste a Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e a Nicola Zingaretti, PD