L'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna ha votato la prima delibera sulla richiesta di referendum abrogativo dell'Autonomia differenziata. La delibera riguarda l'abrogazione totale. A favore si sono espressi la maggioranza (Pd, Europa verde, L'Altra Emilia-Romagna e Iv) e il M5s, mentre il centrodestra ha votato contro. I voti a favore sono stati 28, i contrari 13. Il via libera è arrivato poco dopo le 8, al culmine di una maratona durata tutta la notte.
Dopodiché ha votato la seconda delibera sulla richiesta di referendum abrogativo dell'Autonomia differenziata, che riguarda l'abrogazione parziale. A favore si sono espressi la maggioranza (Pd, Europa verde, L'Altra Emilia-Romagna e Iv) e il M5s, mentre il centrodestra ha votato contro. I voti a favore sono stati 27, i contrari 15. Il via libera è arrivato poco dopo le 9, un'ora più tardi del primo voto favorevole.
L'assemblea legislativa è riunita da quasi ventiquattro ore e il presidente di Regione, Stefano Bonaccini, ha partecipato alla maratona notturna. L'aula ora sta scegliendo i delegati che dovranno depositare il quesito. "L'Emilia-Romagna ha sempre sostenuto ogni processo di decentramento che avvicinasse le decisioni ai cittadini e ai territori - spiega Bonaccini -, ma dentro un quadro chiaro di unità dell'Italia e in una logica di solidarietà e uguaglianza dei diritti. La legge Calderoli, che non mette un euro dei Lep e prevede invece che in molte materie si possa procedere all'autonomia differenziata senza alcuna garanzia di equità territoriale, rischia di spaccare ulteriormente il Paese su pilastri essenziali quali la sanità e l'istruzione. Per questo va cancellata".
Dopo Emilia-Romagna e Campania, nelle prossime settimane saranno chiamate a pronunciarsi anche le altre regioni e Toscana, Puglia e Sardegna hanno già annunciato la propria adesione a questa iniziativa. Col voto di 5 consigli regionali sarà dunque possibile chiedere l'indizione del referendum.