Benzina, tabacchi, pedaggi autostradali. E poi bollette, affitti, Rc auto. La stangata del 2023 toglie già il sonno agli italiani che vedranno erodersi così un'ulteriore fetta dei propri stipendi, già pesantemente colpiti lo scorso anno da un'inflazione superiore all'8%. Dopo che i prezzi di benzina e diesel hanno cominciato ad oscillare intorno alla soglia critica dei 2 euro al litro, è polemica contro la premier Giorgia Meloni, tacciata di incoerenza sulle accise. Opposizioni all'attacco e malcontento che viaggia sui social. E' intanto il Ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a spendere parole sulla questione: "La valutazione sulla scelta di abolire le accise - spiega - significa passare la tassazione da qualche altra parte. Oggi si è guardato alle priorità - aggiunge - e in questo ragionamento abbiamo fatto un intervento da 21 miliardi di euro sulle bollette. Il prezzo oggi rimane fisiologicamente qualcosa di sopportabile, poi che sia giusto è difficile dirlo. Ma da qualche parte – chiosa - bisognava riequilibrare".
Sull'impennata dei prezzi di benzina e gasolio non pesano comunque solo le accise, incombe anche l'ombra di speculazioni sui listini. Lo afferma il Codacons, annunciando un esposto alla Guardia di finanza e alle Procure della Repubblica di tutta Italia affinché accendano un faro sull'andamento dei prezzi alla pompa.
Arera, l'autorità di regolazione per l'energia, entra invece nello specifico della bolletta del gas, che per le famiglie ancora in tutela segna un balzo del 23% a dicembre. Europa Verde rilancia: "Il pezzo gas continua a scendere ma le bollette salgono. Il Governo non fa nulla sugli extraprofitti, si realizzi una Commissione d’inchiesta per capire le ragioni della speculazione sul gas” - dichiara il co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli.
Anche gli occhi dell'Unione Consumatori Sammarinesi sono sempre puntati sui rincari che “rischiano di creare sacche di povertà nel Paese”. E nello specifico sul gas, Ucs bacchetta la politica e sollecita chiarezza: “Se il prezzo diminuisce, avvertono i cittadini di non gioire troppo. Perché?” - si chiede l'associazione che da tempo “denuncia a gran voce come il susseguirsi degli aumenti non possa giustificarsi con il solo fatto dei rincari della materia prima”. Ucs ritiene ci siano anche ragioni non dette ed è ormai chiaro a tutti che AASS anziché rappresentare il valore aggiunto che è stata in passato - evidenziano - rappresenti oggi un peso i cui costi ricadono sulle spalle dei cittadini”.
Nel video l'intervista al co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli