Alla Camera dei Deputati un convegno per parlare di body shaming, ossia la derisione del corpo, che spesso causa disturbi del comportamento alimentare. Toccanti anche le testimonianze della ministra Roccella e dell'ex ministro Brunetta. Iniziative politiche mirate, portate avanti con tenacia dalla deputata di Noi Moderati Martina Semenzato, già promotrice di un Intergruppo parlamentare proprio su queste tematiche: istituire una giornata per combattere il body shaming, ogni 16 maggio, e una mozione sui disturbi del comportamento alimentare, già calendarizzata a giugno dalla Camera, per identificarli come malattia sociale e dargli dunque dignità specifica. Dopotutto, le cifre del fenomeno sono ormai imponenti. Sala gremita di studenti, che hanno ascoltato attentamente le testimonianze: tra queste, l'ex ministro Renato Brunetta, spesso bersaglio di attacchi e derisioni, che ha parlato a cuore aperto. “Siamo vittime ma anche carnefici – ha detto – e spesso ci autoassolviamo per gli insulti che diciamo”. Toccante la testimonianza anche della ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, che ha confessato di aver sofferto di anoressia infantile, a causa di un rapporto inesistente con la madre.
Nel video le interviste a Martina Semenzato, deputata promotrice Intergruppo parlamentare "Body Shaming e Disturbi Alimentari", e a Eugenia Roccella, ministra per le Pari Opportunità e Famiglia