La maggioranza ha presentato alla Camera una questione sospensiva affinchè le votazioni sulla proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo non inizino prima del prossimo 29 settembre. A sentire i commenti dei partiti hanno vinto tutti: le opposizioni perché il centrodestra ha ritirato l’emendamento soppressivo sulla proposta del centrosinistra, la maggioranza perchè il rinvio eviterebbe scivoloni su un tema, quello di fissare un tetto minimo per il salario a 9 euro, che invece vede favorevole - secondo i sondaggi - la maggior parte degli italiani.
La decisione spetterà al Parlamento ad inizio prossima settimana ma l'esito del voto, a favore del rinvio, sembra scontato. Resta sullo sfondo la mano tesa del governo a trattare, una proposta che le opposizioni, Calenda a parte, guardano con diffidenza.
Le notizie che arrivano da Roma sono invece lette con fiducia a Washington, dove il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in visita ufficiale; un bilaterale prestigioso, quello con il Presidente degli Stati Uniti, che Meloni vuole sfruttare per accrescere la sua immagine a livello internazionale.
Poco fa l'incontro l'incontro con i leader dei gruppi politici del Congresso, tra poco più di un'ora il clou della visita: il faccia a faccia con Joe Biden. Sul tavolo dello Studio Ovale la politica di sostegno all'Ucraina, tema senza spigoli per entrambi; la proposta italiana di porre la questione africana - leggi migranti – come priorità del G7 in programma in Italia tra un anno; la volontà di Washington di far annullare da Roma il memorandum economico tra Italia e Cina, la cosiddetta Via della Seta, voluto nel 2019 dal governo Conte e indigesto agli Stati Uniti che non vedono di buon occhio l'influenza di Pechino su uno dei Paesi del G7.
Nel servizio l'interviste all'onorevole Raffaella Paita, Azione Italia Viva
Antonello De Fortuna