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Caso Pierina: arrestato Louis Dassilva, ecco le conclusioni della Procura di Rimini [fotogallery]

L'uomo è l'unico indagato per l'uccisione della 78enne, trovata assassinata la mattina del 4 ottobre nel garage di via del Ciclamino. Il movente è stato individuato nella relazione amorosa - e nel timore della sua scoperta - che lo univa a Manuela Bianchi

16 lug 2024

Louis Dassilva è stato arrestato per l'omicidio di Pierina Paganelli. Dalla prima mattinata, riferisce l'Ansa, sono in corso le perquisizioni presso il domicilio di Louis Dassilva, nel complesso di via del Ciclamino a Rimini, condotte con l'ausilio del personale della Polizia Scientifica di Bologna dopo che la Squadra Mobile di Rimini ed il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato hanno eseguito - su richiesta della Procura della Repubblica - la custodia in carcere nei confronti del 34enne.

Dassilva è l'unico indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre scorso a Rimini. La mattina seguente il suo cadavere era stato scoperto dalla nuora, Manuela Bianchi, amante del senegalese. Bianchi questa mattina alle 10 è attesa in Questura per essere sentita dal sostituto procuratore, Daniele Paci, come persona informata sui fatti.

Dassilva era stato interrogato il 25 giugno scorso in Procura dal sostituto procuratore Paci alla presenza del difensore Riario Fabbri e la consulente Roberta Bruzzone. In quell'occasione diversamente da quanto atteso, Dassilva non si era avvalso della facoltà di non rispondere confermando quanto già detto nei primi interrogatori. L'arresto di oggi è stato eseguito con ordinanza del Gip del Tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini.

Il Gip ha ritenuto la sussistenza di tre aggravanti: per aver commesso il fatto per futili motivi, per aver agito con crudeltà e per aver approfittato di condizioni di tempo, di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa. in una nota della Procura della Repubblica di Rimini, il Procuratore Elisabetta Melotti fa riferimento ad una video ripresa di una telecamera di via del Ciclamino che, poco dopo l'omicidio di Pierina, riprende, anche se con bassa qualità, un soggetto di spalle "di carnagione scura". Anche la corporatura e la deambulazione (con un marcato movimento della spalla destra) corrisponderebbero a quelle di Dassilva.

Secondo il Gip determinanti anche accertamenti tecnici compiuti sul telefono dell’indagato e sugli applicativi. Intorno all’orario in cui è stato compiuto l’omicidio - erano le 22:13 - l’indagato doveva essere sicuramente sveglio: poiché è stato letto un messaggio ricevuto alle 21:44 ed era connesso a Netflix fino alle 22:06. Infine un riutilizzo dell’apparecchio alle 22:38. Sempre secondo il Gip sarebbero stati messi in atto inoltre plurimi “depistaggi” nel tentativo di allontanare i sospetti, come la zoppia conseguente all’incidente avvenuto il 2 ottobre oppure la ritardata consegna alla Polizia Giudiziaria degli abiti e delle scarpe.

Il movente, si legge ancora nel comunicato, è stato individuato nella relazione amorosa - e nel timore della sua scoperta - che univa e unisce l'indagato a Manuela Bianchi. Relazione che è stata ricostruita nelle indagini, anche grazie a diverse intercettazioni.





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