Natale e Capodanno “rossi”, da passare in casa solo coi conviventi, dalla vigilia al 3 o 6 gennaio, come chiede l'ala più oltranzista del governo, tra cui i ministri Speranza, Boccia e Franceschini, oppure festivi e pre festivi, domenica 27, 31 e 1 gennaio, oltre al weekend del 2 e 3, secondo la linea più morbida sostenuta dallo stesso presidente del Consiglio. Un Consiglio dei ministri a tal scopo si terrà tra domani e sabato. Intanto però il presidente del Veneto Zaia anticipa tutti, e a causa del contagio in forte crescita nella sua Regione, con una ordinanza chiude i confini comunali dopo le ore 14, dal 19 dicembre al 6 gennaio.
Sul fronte dei vaccini, il ministero della Salute fa sapere che se l'Ema il 21 dicembre darà il via libera al farmaco Pfizer, i primi italiani, presumibilmente operatori sanitari, saranno vaccinati già il 27 dicembre, data indicata dalla stessa presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per l'avvio delle vaccinazioni in tutta l'Ue. L'incremento sui casi totali oggi è di 18.236, con un tasso di positività che risale al 9,8%. In calo sia terapie intensive (2.855, -71) che altri ricoverati Covid (26.427, -470), ma restano alti i decessi, 683 (67.220 totali).
In Emilia Romagna sono 1.667 i nuovi positivi (822 asintomatici), sale la percentuale di positività all'11,7%. Calano di sei unità le terapie intensive (206 totali), ma aumentano di 28 gli altri pazienti Covid (2.801). Molto negativo il dato dei decessi, 78 in Regione, con Rimini provincia più colpita, 25 i morti (17 donne e 8 uomini), dove i casi in più sono 168 (81 sintomatici). Nelle Marche, dove da domani partirà lo screening di massa con test rapidi gratuiti, 146 i nuovi positivi in provincia di Pesaro Urbino.
Positivo al Covid-19 anche il presidente francese Macron, in isolamento così come il premier spagnolo Sanchez, il premier del Lussemburgo Bettel e il presidente del Consiglio europeo Michel, per essere stati a contatto con lui. Negativa al tampone invece la cancelliera Merkel. La Polonia entrerà in lockdown dal 28 dicembre al 17 gennaio, e mentre negli Stati Uniti si registra un doppio record, 250mila casi e 3.700 morti in un giorno, il re di Svezia Carlo XVI accusa il governo di aver fallito nella strategia anticoronavirus: “E' stato un anno terribile – sono le parole del monarca – Abbiamo fallito. Abbiamo avuto molti morti e il popolo svedese ha sofferto tremendamente”.