Sul fronte della criminalità, nonostante il quotidiano 'Il Sole 24 Ore' la metta al secondo posto dietro Milano per reati denunciati ogni 100.000 abitanti, la situazione di Rimini "non è grave" poiché "bisogna sapere leggere le analisi statistiche" e contestualizzarle sulla realtà del territorio.
A sostenerlo, a margine dell'assemblea nazionale dell'Anci, è il Questore della città romagnola, Maurizio Improta. "I dati - ha osservato - sono riportati per ogni 100.000 abitanti quindi significa che quel numero di reati per 100.000 va moltiplicato solo per tre ma, a questo punto, andrebbe diviso non per 350.000 ma minimo per un milione e mezzo di persone. E' il solito discorso - ha aggiunto -, che ormai faccio da anni, di un calcolo di fatti di reato denunciati che riguardano un quadrimestre centrale maggio, giugno, luglio e agosto di ogni anno, che vedono i due terzi dei reati compressi in questo periodo". Quindi, ha proseguito Improta, "la situazione non è grave: non sottovaluto ma, ovviamente, vanno analizzati gli elementi e fatte le dovute differenze. Non è un caso che Milano, Rimini e Bologna risultino ai primi posti in questa graduatoria, perché Milano, Rimini e Bologna sono i centri fieristici e congressuali più forti d'Italia.
"C'è una affluenza che fa aumentare il numero delle potenziali vittime". Nei fatti, ha sottolineato ancora il Questore di Rimini, "c'è un calo dei reati in genere, la caratteristica di reato sul territorio è quella di una sovrabbondanza di furti, che avvengono in quei momenti dell'anno in cui c'è maggiore affluenza. Bassi sono i numeri relativi ai fatti cruenti fermo restando che la graduatoria del 2017 ha visto Rimini toccata dal drammatico fatto di Miramare brillantemente risolto dalle forze di Polizia ma che ha visto una violenza senza precedente sulle vittime polacche e peruviana. Ecco perché ci troviamo nel 2017 con un incrementi delle violenze sessuali". Ad ogni modo, ha evidenziato, "il 2018 non è finito, la tendenza alla diminuzione dei reati continua ed è costante: dobbiamo andare avanti su questa linea. C'è la certezza che venerdì arriveranno 22 uomini di incremento, più i 5 già arrivati sono 27. A gennaio ne arriveranno altri 8 per arrivare a 33: l'attenzione del Capo della Polizia verso la Polizia di Stato di Rimini - ha concluso - è altissima e questo sarà per i prossimi anni".
A sostenerlo, a margine dell'assemblea nazionale dell'Anci, è il Questore della città romagnola, Maurizio Improta. "I dati - ha osservato - sono riportati per ogni 100.000 abitanti quindi significa che quel numero di reati per 100.000 va moltiplicato solo per tre ma, a questo punto, andrebbe diviso non per 350.000 ma minimo per un milione e mezzo di persone. E' il solito discorso - ha aggiunto -, che ormai faccio da anni, di un calcolo di fatti di reato denunciati che riguardano un quadrimestre centrale maggio, giugno, luglio e agosto di ogni anno, che vedono i due terzi dei reati compressi in questo periodo". Quindi, ha proseguito Improta, "la situazione non è grave: non sottovaluto ma, ovviamente, vanno analizzati gli elementi e fatte le dovute differenze. Non è un caso che Milano, Rimini e Bologna risultino ai primi posti in questa graduatoria, perché Milano, Rimini e Bologna sono i centri fieristici e congressuali più forti d'Italia.
"C'è una affluenza che fa aumentare il numero delle potenziali vittime". Nei fatti, ha sottolineato ancora il Questore di Rimini, "c'è un calo dei reati in genere, la caratteristica di reato sul territorio è quella di una sovrabbondanza di furti, che avvengono in quei momenti dell'anno in cui c'è maggiore affluenza. Bassi sono i numeri relativi ai fatti cruenti fermo restando che la graduatoria del 2017 ha visto Rimini toccata dal drammatico fatto di Miramare brillantemente risolto dalle forze di Polizia ma che ha visto una violenza senza precedente sulle vittime polacche e peruviana. Ecco perché ci troviamo nel 2017 con un incrementi delle violenze sessuali". Ad ogni modo, ha evidenziato, "il 2018 non è finito, la tendenza alla diminuzione dei reati continua ed è costante: dobbiamo andare avanti su questa linea. C'è la certezza che venerdì arriveranno 22 uomini di incremento, più i 5 già arrivati sono 27. A gennaio ne arriveranno altri 8 per arrivare a 33: l'attenzione del Capo della Polizia verso la Polizia di Stato di Rimini - ha concluso - è altissima e questo sarà per i prossimi anni".
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