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Crisi Ceramica Del Conca: lavoratori di San Clemente spostati a rotazione a Modena

Accordo per salvaguardare i posti di lavoro, ma resta il nodo del calo degli ordini. A Savignano sul Panaro monta la protesta per i ratei della tredicesima

25 nov 2024
Foto: delconca.com
Foto: delconca.com

Le Ceramiche Del Conca affrontano una crisi che coinvolge i due siti produttivi di San Clemente, a Rimini, e Savignano sul Panaro, in provincia di Modena, con circa 350 dipendenti complessivi. La situazione ha portato all’apertura di una cassa integrazione straordinaria per calo di ordini, della durata di 10 mesi a partire dal 10 dicembre. L’accordo raggiunto tra sindacati e proprietà a San Clemente prevede incentivi per esuberi volontari, ma soprattutto la salvaguardia dei 99 posti di lavoro attraverso un sistema di rotazione presso l’impianto ex Pastorelli nel Modenese, dove servono 60 figure aggiuntive. I lavoratori si sposteranno per 1-2 settimane per poi tornare, con spese di trasporto e alloggio coperte dall’azienda.

La soluzione permetterà ai dipendenti di San Clemente di mantenere il 50% dello stipendio, con il resto coperto dalla cassa integrazione. Nel frattempo, il sito riminese sospenderà la produzione per lavori di riorganizzazione, mantenendo operativi uffici e magazzino. "Un accordo positivo che garantisce l’occupazione e aiuta a superare la crisi del settore ceramico", commenta Riccardo Giunchi, segretario Filctem Cgil di Rimini.

A Savignano sul Panaro, però, la situazione è più tesa. La Filctem Cgil e le RSU hanno proclamato lo stato di agitazione e indetto uno sciopero di 16 ore, di cui 8 saranno effettuate il 26 novembre con presidio davanti ai cancelli. La protesta nasce dal rifiuto dell’azienda di riconoscere i ratei della tredicesima, concessi durante precedenti periodi di cassa integrazione ordinaria, ma non previsti nella straordinaria. Nonostante la solidità finanziaria dichiarata, la Direzione ha optato per misure alternative come welfare aziendale e anticipi di TFR, giudicate insufficienti dai lavoratori che hanno subito decurtazioni salariali negli ultimi anni.

Le assemblee dei lavoratori a Savignano sul Panaro hanno rifiutato il mandato per firmare l’accordo sulla Cigs, che sarà discusso il 2 dicembre in Regione, e deciso di avviare iniziative di lotta per ottenere condizioni migliori. Il segretario Filctem Cgil di Vignola, Sergio Greco, sottolinea che "l’azienda non ha problemi finanziari ma nega un riconoscimento consolidato, aumentando il malcontento tra i dipendenti".

Il problema della produzione resta, a differenza di quanto accade per lo stabilimento di Modena, dove da febbraio comincerà una produzione a ciclo continuo - afferma ancora Giunchi -. Qui a San Clemente, il prodotto ha subito la forte concorrenza dei paesi orientali. Se nei prossimi dieci mesi l’azienda non penserà a una soluzione ci ritroveremo punto e a capo. E lì il problema sarà serio”.





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