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Cts, superiori tornano in presenza; Bonaccini: “Incertezza a discapito di studenti, genitori e insegnanti”

17 gen 2021
Cts, superiori tornano in presenza; Bonaccini: “Incertezza a discapito di studenti, genitori e insegnanti”

Le scuole superiori possono tornare in presenza nella misura del 50% e fino al 75% come previsto dal Dpcm del 14 gennaio. È questo, secondo quanto riporta l'Ansa, il parere degli esperti del Comitato tecnico scientifico che si sono riuniti d'urgenza questa mattina dopo la richiesta del governo di un'indicazione sul ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori. 

Conferma che arriva anche dal presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini che, in un post su Facebook, non manca di esprimere perplessità sulla "situazione di incertezza" che aleggia sulla scuola alla luce della parole del Cts. "Ho rispetto della scienza e ho rispetto delle sentenze”, osserva e “non ho alcuna intenzione di accrescere il caos”.

Bonaccini non manca però di evidenziare che “ieri l'Istituto superiore di sanità ha parlato del rischio di pandemia fuori controllo, un'affermazione molto forte e preoccupante” e che “oggi il consulente del ministero della Salute ha evocato la necessità di un lockdown generalizzato”. Sempre oggi, il Cts spiega “che le sue stesse valutazioni di qualche mese fa sull'incompatibilità della scuola in presenza per la zona gialla sono superate e che la didattica in presenza ora è addirittura compatibile con la zona arancione”. Una contraddizione – rimarca - “che non spetta a me risolvere. Ci penserà il Governo, quando riterrà”.

“Mi permetto di osservare che sulla scuola continua una situazione di incertezza che va a discapito in primo luogo di studenti, genitori e di chi nella scuola lavora”, così scrive, non senza polemica, il governatore Bonaccini.  



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