Stop alle attività da ballo e obbligo di indossare la mascherina dalle 18:00 alle 6 del mattino nei luoghi pubblici a rischio assembramento. Sono queste le novità introdotte dall'ordinanza firmata, ieri, dal ministro alla Salute Roberto Speranza. Arrivata al termine di un vertice con i governatori delle regioni e dovuta al preoccupante aumento dei contagi degli ultimi giorni. Il provvedimento, che entra in vigore da oggi e avrà validità fino al 7 settembre, è molto discusso. E, sopratutto, lo è per motivi diversi. Da una parte il Codacons, che ne ha lamentato la tardività, minacciando di presentare una denuncia formale contro il governo italiano e i presidenti regionali per concorso in epidemia colposa e attentato alla salute pubblica. Dall'altra Silb Fipe, l'associazione italiana delle imprese di intrattenimento, ballo e spettacolo che, invece, ha parlato di una sconfitta per tutto il settore. Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha garantito che agli operatori del settore ballo e spettacolo sarà assicurato un sostegno monetario. Che verrà inserito, prossimamente, nel Dl agosto. Nel frattempo, però, il loro sindacato ha già scelto di presentare ricorso al Tar del Lazio per la riapertura immediata delle aziende.
Nel servizio, l'intervista a Gianni Indino, il presidente Silb Emilia Romagna