Continua a far discutere la decisione della Corte Ue sulle concessioni balneari che, in sostanza, legittima l'esproprio delle opere costruite sulle zone demaniali alla scadenza delle concessioni, senza indennizzo per chi le gestiva. Preoccupati gli operatori balneari che hanno investito nelle loro attività.
"E' un momento di forte incertezza e per un imprenditore è la cosa peggiore", spiega Mauro Vanni, presidente dei Balneari di Confartigianato. Al Governo, aggiunge, "chiediamo certezze per il futuro. Gli imprenditori hanno investito e trasformato queste spiagge in un bene che, se si guarda all'intero settore turistico, crea il 17 per cento del Pil nazionale. C'è bisogno di norme per tutelare le imprese".
Entro fine anno, spiega Vanni, i Comuni dovranno predisporre le evidenze pubbliche, con i bandi. "Stiamo lavorando per essere competitivi per quei bandi. E stiamo facendo pressione sull'esecutivo affinché pubblichi decreti attuativi o normative che facciano chiarezza nel sistema".
Nel video l'intervista a Mauro Vanni (presidente Cooperativa Bagnini Rimini sud e Balneari Confartigianato)