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Decreto liste d'attesa, Lega contraria all'articolo 2 sul controllo alle Regioni

Lorenzin (Pd): "Due anime in maggioranza, una tira per l'autonomia, l'altra per l'accentramento dei poteri"

di Francesca Biliotti
18 lug 2024

Camere al lavoro per convertire in legge i decreti con carattere d'urgenza, su liste d'attesa sanitarie e salva-casa. In Senato le opposizioni denunciano mancanza di risorse per la sanità, con Fratelli d'Italia che rivendica i 134 miliardi di euro destinati al sistema sanitario nazionale, e il tentativo di razionalizzare le risorse, mettendo a sistema le informazioni che arrivano dalle Regioni. Regioni che così però si sentono attaccate nel loro operato, in particolare dall'articolo 2 del decreto: “Non capisco perché non si debba verificare l'operato delle Regioni – dice Carlo Calenda, Azione – due terzi delle prestazioni in ritardo vengono dal Sud”. L'articolo 2 è comunque stato riscritto, poiché contrastato anche dalla Lega, i controlli avverranno solo in caso di inerzia delle Regioni e senza i poteri della polizia giudiziaria. Ciò certifica la contraddizione interna alla maggioranza, dice la senatrice Beatrice Lorenzin, ex ministra della Sanità. Dal pomeriggio dichiarazioni di voto, alla Camera, sul decreto salva-casa, sul quale il governo ha posto l'ennesimo voto di fiducia.

Nel video l'intervento in Senato di Beatrice Lorenzin, senatrice Partito Democratico





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