Nel giorno della commemorazione per l'attentato al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta, 32 anni fa, la Camera con 155 sì, approva il decreto che semplifica l'edilizia, da' il via libera anche alle micro-case da 20 metri quadri, e a mini sanatorie più ampie. Per l'opposizione è l'ennesimo condono. Accusa che la maggioranza respinge al mittente. Esulta in particolare la Lega, che ha voluto in prima persona il provvedimento.
Altro che sanare piccole irregolarità, dice l'opposizione, come ci aveva fatto credere il ministro Salvini. Il decreto prevede abitabilità più facile per i micro-appartamenti, anche per case di 20 metri quadri per persona, dagli attuali 28, e di 28 per due persone, mentre ora ne servono 38. Possibilità di abitabilità anche per i sottotetti. E ancora, cambi di destinazione d'uso più semplici, sanatorie per le piccole irregolarità anche nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico, e superamento della doppia conformità edilizia non solo per le difformità parziali ma anche per quelle sostanziali.
Si ampliano infine le tolleranze tra quanto autorizzato e quanto realizzato, portate fino al 6% per le case fino a 60 metri quadri.
Nel video gli interventi alla Camera di Dario Iaia, deputato Fratelli d'Italia; Erica Mazzetti, deputata Forza Italia; l'intervista a Riccardo Molinari, capogruppo deputati Lega, e l'intervento di Agostino Santillo, deputato Movimento 5 Stelle