Intervenendo al Consiglio europeo a Bruxelles, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricordato come la variante Omicron sia per ora meno diffusa in Italia che in altri Stati membri, e proprio per questo “occorre mantenere questo vantaggio a protezione del nostro Sistema sanitario nazionale – ha spiegato – Questa è la ragione alla base della decisione di imporre test a chi entra in Italia. Il coordinamento a livello Ue – ha concluso – deve essere guidato dal principio di massima cautela”. I leader chiedono però che le eventuali restrizioni non siano sproporzionate e tutelino il mercato. Anche la Francia però vieterà i viaggi non essenziali per e da il Regno Unito, dove Omicron fa registrare sempre nuovi record, oltre 88mila gli ultimi contagi e 146 decessi, e Israele proroga fino al 29 dicembre il divieto di ingresso per gli stranieri.
E nel giorno in cui in Italia partono le somministrazioni dei vaccini ai bambini, i numeri del monitoraggio della pandemia della Fondazione Gimbe parlano di un aumento del 18% di casi e decessi nella settimana 8-14 dicembre, con un +17,9% di posti letto occupati in area medica e +11,2% in terapia intensiva. E' di oltre 26mila l'incremento odierno (26.109, incidenza 3,6%) con 123 decessi, quasi 50 le terapie intensive in più (+47, +29 nei reparti ordinari). Anche in Emilia-Romagna partito il primo migliaio di somministrazioni per la fascia 5-11 anni: oltre 15mila le prenotazioni. I nuovi positivi superano i duemila (2.007), alta l'incidenza, al 5%. 8 i decessi, mentre diminuiscono i ricoveri ordinari (-9, terapie intensive +7). 281 i casi in più a Rimini (225 sintomatici).