Al territorio marchigiano non manca nulla: dai vini bianchi a quelli rossi, dai rosati alle bollicine, senza dimenticare l'olio. Da qui nasce l'importanza di una guida enologica come “Le Marche nel bicchiere”, che ogni anno rinnova l'appuntamento. Un volume ricco, dove è possibile trovare informazioni sulle 254 cantine che hanno aderito al progetto, sulla tipologia di agricoltura effettuata, sui vitigni più coltivati e brevi recensioni su alcune etichette. “Dobbiamo lavorare assieme - ha sottolineato il presidente della Regione Acquaroli -, istituzioni e produttori, non per fare emergere la singola specificità, ma la straordinaria capacità delle Marche di disporre delle carte in regola per emergere a livello nazionale e internazionale». Il settore vinicolo è infatti uno dei più importanti per l'economia della Regione. "Vogliamo rilanciare il settore - spiega Mirco Carloni, assessore regionale Agricoltura - attraverso una grande operazione di marketing e grazie a una strategia che si avvale dei fondi del Recovery plan".
La guida è stata realizzata grazie all'Associazione italiana sommelier, con una commissione di degustazione composta da 57 professionisti che ha esaminato 1.043 campioni alla cieca, stilando per ognuno l’analisi sensoriale e suggerendone l’abbinamento gastronomico. 70 vini hanno ricevuto l’eccellenza, altri 11 sono stati segnalati per il più favorevole rapporto qualità/prezzo. "Il vino è qualcosa che identifica le persone e il territorio - commenta Alberto Mazzoni, direttore Istituto Tutela vini -. Questa guida permette di conoscere tutte le piccole e medie realtà delle Marche. Devo dire, con soddisfazione, che il sistema ha funzionato".
Nel video le interviste a Mirco Carloni, assessore regionale Agricoltura, e ad Alberto Mazzoni, direttore Istituto Tutela vini