Lavoro, numeri record per l’Emilia-Romagna. Nel secondo trimestre del 2019 continua infatti a crescere il numero degli occupati, arrivati a 2 milioni e 57 mila (+1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), per un tasso di disoccupazione del 4,8% e, nella media degli ultimi 12 mesi, sceso al 5,5% rispetto al 9% di inizio legislatura, nel 2015. Il tasso di occupazione raggiunge così il 71,3%, il valore più elevato tra tutte le regioni italiane, con un miglioramento che interessa sia la componente maschile sia quella femminile. Sono i dati diffusi dall’Istat per i secondi tre mesi dell’anno. “Sono dati unici in Italia- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- Quanto fatto in regione insieme a tutte le parti sociali nel Patto per il lavoro, dai sindacati alle imprese, dagli enti locali alle università, dai professionisti alle associazioni del No profit, si conferma una efficace politica industriale, fatta di condivisione, investimenti pubblici e scelte in grado di guardare anche al futuro. Naturalmente non possiamo sottovalutare nemmeno qui la congiuntura, le situazioni di crisi aziendali aperte, il fatto che permangono problemi di precarietà e sottoccupazione. È quindi indispensabile che il nuovo Governo punti come noi su lavoro, investimenti e formazione". Bonaccini parla di concentrare gli sforzi sull’occupazione giovanile e sulle aree più svantaggiate. In particolare, è necessario estendere i diritti contrastando il precariato, così come è indispensabile sostenere il potere d'acquisto dei salari e assicurare maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.
In Italia la disoccupazione scende al 9,9% (-0,4 punti) nel secondo trimestre del 2019. È il dato più basso dopo il quarto trimestre del 2011 (9,2%). Il numero degli occupati è cresciuto di 130mila unità rispetto al trimestre precedente. 'I dati sono l'ennesima testimonianza della bontà delle misure che come M5s abbiamo messo in campo nei primi 14 mesi alla guida del Paese', dice la ministra del Lavoro Catalfo, che ora punta sul salario minimo.