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Emilia-Romagna, vince De Pascale: "Basta con le speculazioni politiche sulle alluvioni"

16 punti percentuali di scarto su Ugolini, che replica: "Il partito maggiore è l'astensionismo, dovremo riconquistarlo"

di Francesca Biliotti
18 nov 2024

Certo non sono mai stati tanto lontani i tempi in cui l'affluenza, in Emilia-Romagna, era quasi al 97%: era il 1975. Nel 2024 si ferma al 46,42%, decisamente più basso rispetto alle ultime regionali, nel 2020, quando era al 67,67%. Non si è insomma raggiunta neanche la soglia psicologica del 50%. Per alcuni è la riprova di una conclamata disaffezione, per altri il segno che forse il risultato finale era fin troppo scontato. Si vedrà nei prossimi giorni.

Ma Michele De Pascale, classe 1985, romagnolo di Cesena, già sindaco di Ravenna, sorretto dal campo largo del centrosinistra, si è in effetti imposto largamente sulla candidata di centrodestra Elena Ugolini: 16 i punti percentuali di scarto, un abisso. 56% De Pascale, poco sotto al 41% Ugolini. Il Partito Democratico in Regione sfiora il 40%.

Le prime parole da neo presidente di Regione De Pascale le riserva alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “E' stato un anno e mezzo di speculazioni politiche – ha detto – dopo le profonde ferite inferte dagli eventi alluvionali: io spero finiscano le speculazioni, e inizi una vera collaborazione istituzionale. Chiederò un incontro alla presidente già nei prossimi giorni”, ha concluso, facendo poi riferimento alla scarsa affluenza, “che preoccupa, e sarà elemento di riflessione”, ha promesso. Proprio sull'affluenza, Bologna è la città dove si è più votato, 52,98% e la provincia al 51,67%, mentre maglia nera va alla provincia di Rimini, che si ferma al 40,73%.

Anche la candidata sconfitta, Elena Ugolini, ha puntato su questo dato: “La vittoria di De Pascale è decisa e schiacciante – ha premesso – ma gli ho chiesto collaborazione per riconquistare il più grande partito, che è quello di chi non è andato a votare. Qui – ha concluso – c'è un grande lavoro da fare”.





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