Tutti possono sbagliare, anche il MIUR. Non è la prima volta che succede nella storia degli esami di maturità e quest'anno è successo nuovamente dopo diversi anni. Un docente della scuola superiore di Orzinuovi (Brescia) ha difatti notato un errore nella prima traccia tra proposte per il tema di italiano della prima prova di maturità, tenutasi il 22 giugno. La traccia “accusata” è la prima, quella di Giovanni Pascoli, autore che non usciva agli esami dal 1999. Nella “La via ferrata” infatti, viene attribuito al verso “cresce e dilegua femminil lamento?” la parafrasi “perché i fili del telegrafo emettono un suono che talora pare lamentosa voce di donna”.
In realtà – spiega il professore bresciano “non è così. Il lamento viene paragonato da Pascoli al treno e non al telegrafo”.