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Calenzano: domate le fiamme, una perdita di liquido all'origine dell'esplosione

di Giovanna Bartolucci
9 dic 2024
@regione toscana
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È stato aggiornato a due morti, nove feriti e tre dispersi il bilancio dell'esplosione avvenuta nel deposito Eni a Calenzano (Firenze). Lo comunica la prefettura. Tra i feriti, tre sono in codice rosso e due versano in condizioni gravissime, ricoverati presso il centro grandi ustionati di Pisa. Gli altri sei sono in codice verde. La prima vittima identificata è Vincenzo Martinelli, 51 anni, autista di autocisterne, residente a Prato.

L'esplosione è avvenuta durante le operazioni di ricarica delle autobotti nel punto di carico della raffineria. Sul posto erano presenti diverse autobotti. Una colonna di fumo, visibile anche dai comuni vicini, si è alzata a causa della differenza di temperatura tra i fumi e l'atmosfera. Le autorità hanno distribuito mascherine per proteggere le vie respiratorie degli abitanti a causa del forte odore acre.

Il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato un sistema di allerta per un raggio di 5 km, invitando la popolazione a tenere chiuse le finestre e a non avvicinarsi alla zona. La circolazione ferroviaria sulle linee Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia è ripresa dopo ore di interruzione, mentre l’uscita di Calenzano dell’A1, precedentemente chiusa, è stata riaperta.

I Vigili del Fuoco hanno domato le fiamme, evitando la propagazione ai depositi vicini. Il governatore della Toscana, Eugenio Giani, ha assicurato che la situazione è sotto controllo. La Arpat ha comunicato che non ci sono rischi per la salute e la qualità dell’aria è rassicurante.

Il Comune di Calenzano ha evacuato 15 aziende vicine all’area, valutando i danni e la possibilità di ripresa delle attività. Sono stati evacuati anche una piscina e un palazzetto dello sport. La zona è stata posta sotto sequestro e sarà avviato un procedimento penale per accertare eventuali responsabilità.

Un testimone, uno dei cinque feriti lievi, racconta all'ANSA: “Non ho mai visto niente del genere, sembrava ci avesse attraversato un tuono. L'esplosione è stata così forte che ci ha fatto saltare per diversi metri”. Intanto, l’indagine in corso ipotizza che la deflagrazione sia stata causata da una perdita di liquido durante le operazioni di ricarica.






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