Ricavi consolidati di 111,8 milioni, in crescita del 22%, quindi, rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, che a settembre 2017 chiudeva con 91,7 milioni. Con questo risultato, l'Italian Exhibition Group, che unisce Fiera di Rimini e di Vicenza, tenta di rassicurare i partner e soci dopo la doccia fredda del ritiro della quotazione in Borsa, “dovuto dunque all'instabilità dei marcati, determinata a parere dei vertici dalla contrapposizione tra Roma e Bruxelles, e non ai conti del gruppo”.
"Con una Borsa al -3,5% gli investitori – spiegano- hanno fatto saltare in modo significativo gli ordini di adesione. A questo punto abbiamo deciso congiuntamente di interrompere la quotazione. Andare in offerta con un book a due terzi sarebbe stato un disastro. Le banche ci hanno detto chiaramente oggi non c'è risultato". "Anche le dimissioni di Matteo Marzotto non c'entrano nulla - conclude Lorenzo Cagnoni - le ha date perché gli azionisti di Vicenza non hanno rinnovato la loro fiducia nei suoi confronti".
"Con una Borsa al -3,5% gli investitori – spiegano- hanno fatto saltare in modo significativo gli ordini di adesione. A questo punto abbiamo deciso congiuntamente di interrompere la quotazione. Andare in offerta con un book a due terzi sarebbe stato un disastro. Le banche ci hanno detto chiaramente oggi non c'è risultato". "Anche le dimissioni di Matteo Marzotto non c'entrano nulla - conclude Lorenzo Cagnoni - le ha date perché gli azionisti di Vicenza non hanno rinnovato la loro fiducia nei suoi confronti".
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