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Francia e Spagna attaccano l'Italia su questione migranti e lavoro

Per Séjourné il governo Meloni sull'immigrazione fa politica "disumana e inefficace", per la vicepremier spagnola il decreto lavoro produce "contratti spazzatura"

di Francesca Biliotti
10 mag 2023
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti. L'intervista a Chiara Gribaudo
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti. L'intervista a Chiara Gribaudo

Attacco incrociato da Francia e Spagna contro il governo di Giorgia Meloni. L'ennesimo contrasto, da parte francese, arriva dal capo del partito del presidente Macron, Stéphane Séjourné, che accusa la presidente del consiglio di fare demagogia sui migranti, con una politica “ingiusta, disumana e inefficace. L'estrema destra francese – conclude – prende per modello l'estrema destra italiana”. Da Praga, dov'è stata ricevuta in visita ufficiale dal primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, Meloni ribatte “Credo si utilizzi la politica degli altri governi per regolare i conti interni. Non è l'ideale sul piano della politica e del galateo”, aggiunge, mentre durante le dichiarazioni alla stampa ribadisce che l'Europa deve risolvere il problema dei migranti e della dipendenza energetica. Altro affondo però anche dalla Spagna, la vicepremier e ministra del Lavoro Yolanda Diaz sostiene che con l'ultimo decreto, approvato il primo maggio, il governo Meloni ha mostrato di voler “governare contro lavoratori e lavoratrici”, per tornare al “modello dei contratti spazzatura”.

Replicano i vice presidenti del Consiglio, per Matteo Salvini “da Parigi toni inaccettabili e offensivi”, Antonio Tajani accusa la vicepremier spagnola di interferire nella vita politica italiana, “Le difficoltà elettorali del suo partito – scrive su Twitter – non giustificano offese a un partner europeo, non è questo il modo di collaborare”.

Nel video l'intervista a Chiara Gribaudo, vice presidente Partito Democratico





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