Davanti al Gip di Roma l'interrogatorio di garanzia di Giulio Lolli, estradato domenica in Italia dalla Libia, dove era stato condannato all'ergastolo per terrorismo e fiancheggiamento di un gruppo estremista separatista. Lolli, che si trova nel carcere di Regina Coeli, è accusato di reati in materia di armi e terrorismo: davanti al giudice ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, respingendo gli addebiti. Ha detto di "non aver aiutato nessuna organizzazione terroristica – ha spiegato il suo legale, Antonio Petroncini - ne' compiuto azioni di terrorismo, anzi lui il terrorismo l'ha combattuto". Al suo rientro in Italia a Lolli sono state notificate anche due ordinanze di custodia cautelare da parte del Tribunale di Rimini per associazione a delinquere, truffa ed estorsione.
A dare impulso alla estradizione di Lolli la Procura di Rimini. Il sostituto procuratore Davide Ercolani racconta i retroscena dell'estradizione.