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I giovani restano ottimisti, soprattutto verso la scuola e le istituzioni europee

L'indice di fiducia attualmente è al 69,2%: per i 18-24enni sale al 71,7%. Note dolenti il lavoro e la disparità di genere

di Francesca Biliotti
13 apr 2024
le interviste a Maria Cristina Pisani e Andrea Abodi
le interviste a Maria Cristina Pisani e Andrea Abodi

Presentata a Roma la prima indagine sul livello di fiducia dei giovani, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. Mancava uno strumento del genere, spiega subito la presidente del Consiglio nazionale dei giovani, di solito si prendevano in considerazione beni materiali, mai la percezione umana. L'indice di fiducia attualmente è al 69,2%, considerato un livello medio, interessante però vedere che tra i più giovani, nella fascia 18-24 anni, l'indice sale al 71,7%. Insomma, più si cresce più si perde fiducia. I ragazzi sono prevalentemente positivi, per il 53%, e la stessa percentuale ha una visione ottimistica dei prossimi anni.

Un considerevole 90% ha fiducia nella scuola, ma 7 giovani su 10 trovano gli stipendi e il bilanciamento tra vita lavorativa e privata inadeguati. Stabilità lavorativa (per il 95%) e supporto familiare (per il 96%) sono percepiti come essenziali per completare gli studi e per le scelte di vita fondamentali. Sui diritti interessante notare come per il 47% dei giovani la condizione degli uomini, nella società, sia nettamente migliore rispetto a quella delle donne. Solo un misero 1% ritiene che la condizione femminile sia migliore di quella maschile. Il 76% dei giovani infine mostra una fiducia solida nell'Unione Europea, dato significativamente superiore rispetto agli over 55.

Nel video le interviste a Maria Cristina Pisani, presidente CNG (Consiglio nazionale dei giovani), e a Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani






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