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Il “Codice Rosso” è legge: "In Italia le donne non si toccano"

Dura presa di posizione di Lucia Annibali, deputato Pd, che definisce il testo "assolutamente insufficiente"

18 lug 2019
Immagine di repertorioLe interviste al ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker
Le interviste al ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker

Diventa legge al Senato il testo sulla tutela delle vittime di violenza domestica, di genere e stalking, il cosiddetto Codice rosso. Il provvedimento ha ottenuto 197 sì. Astenuti Pd e Leu. Il provvedimento prevede indagini più veloci e pene più pesanti anche per nuovi reati come quello di revenge porn, sfregi al viso e lo stop ai matrimoni forzati.

Il via libera viene accolto con soddisfazione dal governo giallo-verde: "È un primo importante passo" che va "nella direzione della rivoluzione culturale di cui il nostro Paese - scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte - ha fortemente bisogno". Quella di dare, aggiunge Matteo Salvini, "più sicurezza e protezione per le donne vittime di violenza". Il nuovo pacchetto di norme rappresenta "un miracolo", commenta il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno. Decisamente meno entusiaste le opposizioni: Forza Italia parla di "un piccolo passo avanti", mentre il Pd è più tranchant e lo definisce uno "spot pubblicitario".

Dura presa di posizione di Lucia Annibali, sfregiata con l'acido da due uomini e oggi deputato del Partito Democratico. L'avvocatessa pesarese in un intervista sull'Huffington Post ha definito il nuovo testo “assolutamente insufficiente”. Per il ministro Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker invece oggi è "un grande giorno".


Ecco le misure principali del provvedimento. 

DENUNCE E INDAGINI - La polizia giudiziaria dovrà comunicare al magistrato le notizie di reato di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate avvenute in famiglia o tra conviventi. E la vittima dovrà essere sentita dal pm entro 3 giorni dall'iscrizione della notizia di reato.
VIOLENZA SESSUALE - Le pene salgono a 6-12 anni rispetto a oggi, quando la reclusione minima è di 5 anni e quella massima di 10. La violenza diventa aggravata in caso di atti sessuali con minori di 14 anni a cui è stato promesso o dato denaro.
STALKING - Si rischia il carcere fino a un massimo di 6 anni e sei mesi.
BOTTE IN FAMIGLIA - Per maltrattamenti contro familiari o conviventi, la reclusione sale fino a 7 anni. Previste aggravanti. SFREGI - Il codice penale si arricchisce di un articolo sui casi di aggressione a una persona, con lesioni permanenti al viso fino a deformarne l'aspetto. Il responsabile è punito con la reclusione da 8 a 14 anni. Se lo sfregio provoca la morte della vittima, scatta l'ergastolo.
STOP ALLE NOZZE FORZATE - Chi induce un altro a sposarsi usando violenza, minacce o approfittando di un'inferiorità psico-fisica o per precetti religiosi, viene punito da uno a cinque anni di carcere (fino a 6 se ci sono minorenni).
ALT AL REVENGE PORN - Chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda foto o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso, rischia da uno a sei anni di carcere e una multa da 5000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o acquisito le immagini, le invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso dell'interessato per danneggiarlo. Pena più aspra se l'autore della vendetta è il coniuge o un ex o se sono stati usati strumenti informatici.

Le interviste al ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno e Michelle Hunziker



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