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Il disegno di legge sul fine vita alla Camera. Contrario il centrodestra

17 feb 2022

A Montecitorio riparte l'iter del progetto di legge sull'eutanasia e la politica si infiamma. Oggi il voto agli emendamenti, circa 200. Subito l'attacco del centrodestra, fortemente contrario, forte della bocciatura del referendum sul fine vita da parte della Corte Costituzionale, due giorni fa, e appoggiato dal Vaticano, che afferma: “La vita è un diritto, non la morte”. "Io la penso come il Santo Padre sulla vita - afferma Matteo Salvini, segretario della Lega -. La vita è vita e questo vale per il suicidio procurato o per le droghe. La Lega voterà di conseguenza in Parlamento". La strada sembra in salita, ma a spingere c'è anche il presidente della Camera Roberto Fico, che ha sempre sostenuto il provvedimento: “Il Parlamento ha il dovere morale e politico – ammonisce – di approvare una legge che il Paese attende”. Dalla sua parte anche il Pd, che assieme ai 5 Stelle ha dato vita al ddl unificando più proposte di legge. “La bocciatura da parte della Corte Costituzionale – afferma Enrico Letta, a capo del partito - deve ora spingere il Parlamento ad approvare la legge sul suicidio assistito secondo le indicazioni della Corte stessa". Dal momento che la questione è delicata, non si esclude la libertà di coscienza che potrebbe essere concessa da alcuni partiti come Forza Italia, come accaduto in passato. Resta la delusione dell'associazione Coscioni, secondo cui il testo del ddl è peggiorativo rispetto ai diritti a oggi conquistati nei tribunali e la bocciatura del referendum sull'eutanasia è da bollare come scelta politica: "La conferenza stampa del presidente della Corte Costituzionale di ieri - attacca Marco Cappato, tesoriere dell'associazione - ci ha dato la certezza di elementi di valutazione politica, di giudizi volti a screditare il comitato".

Nel video le interviste a Matteo Salvini, segretario della Lega, e Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni




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