La prossima data importante è quella del 13 ottobre: si riuniranno le nuove Camere, dopo la cura dimagrante: 400 deputati e 206 senatori, compresi i 6 a vita. Il primo atto sarà scegliere i presidenti di Camera e Senato, così da iniziare subito dopo le consultazioni al Quirinale per capire a chi il presidente della Repubblica affiderà il mandato per formare il nuovo governo. Il nome più gettonato resta quello della vincitrice delle elezioni, Giorgia Meloni. Questo pomeriggio non c'era in conferenza stampa coi suoi, resta quanto detto in nottata. Fratelli d'Italia supera di gran lunga la Lega perfino in Veneto, dove Zaia parla di risultato del tutto deludente per il suo partito, sotto al 9% e quasi testa a testa con Forza Italia. Il centrodestra comunque si impone anche alle Regionali in Sicilia, con Renato Schifani. Il grande sconfitto è il Partito Democratico e il centrosinistra, che insieme è al 26%, stessa percentuale del solo Fratelli d'Italia. Il segretario del Pd Enrico Letta non si ricandiderà al congresso che sarà prima possibile, annuncia. Alla causa del centrosinistra non ha minimamente contribuito Impegno Civico, nemmeno all'1%: è fuori dal Parlamento Luigi Di Maio. Ma come lui anche altri nomi di peso, Emma Bonino, Carlo Cottarelli, Mara Carfagna, Luigi de Magistris, Gianluigi Paragone, Simone Pillon. Benedetto Della Vedova, +Europa, all'uninominale la spunta sull'ex ministro Tremonti, che però sarà recuperato col proporzionale, e annuncia che chiederà il riconteggio dei voti per il partito della Bonino. Torna in Senato Silvio Berlusconi, e la spuntano anche il presidente della Lazio Claudio Lotito e Ilaria Cucchi. Dimezza i suoi voti il M5S ma tiene, e in Campania vince pure. A bocca asciutta di uninominali anche il Terzo Polo di Calenda e Renzi, che chiude al 7,7%.
Nel video gli interventi di Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, e di Enrico Letta, Partito Democratico