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Il Prefetto di Rimini dice sì alla Notte Rosa, ma i controlli saranno rigidi. Volano scintille tra i sindaci Tosi e Gnassi

di Maria Letizia Camparsi
31 lug 2020
Nelle foto i Sindaci Renata Tosi e Andrea Gnassi
Nelle foto i Sindaci Renata Tosi e Andrea Gnassi

Si infiamma ancora la polemica sulla Settimana Rosa di Riccione. A gettare benzina sul fuoco questa volta il primo cittadino di Rimini Gnassi, che ha invitato la sindaca Tosi a non scaricare i “suoi” problemi di ordine pubblico sul grande evento. Con lui, anche Misano, Cattolica e Bellaria. A chiedere invece la cancellazione, assieme alla sindaca, albergatori e bagnini. Intanto però arriva il sì al Capodanno dell’estate dalla Prefettura, dopo il primo Tavolo sulla sicurezza presieduto dal nuovo prefetto Giovanni Forlenza, che ha sottolineato la possibilità di rilancio socio-economico dell’intera comunità. A tenere sotto controllo eventuali disordini e a garantire il rispetto delle norme anti Covid – assicura il prefetto - saranno tutte le forze di polizia, comprese quelle speciali e locali. I controlli saranno rigorosi.

Il presidente della Provincia Santi stigmatizza il richiamo a “sballo e disordini”, ciò che teme la Tosi. “Se no finisce che chi cerca gli eccessi pensa di trovarli nella Notte Rosa”. Si unisce al coro anche il presidente di Confcommercio Rimini, Gianni Indino, che accusa di incoerenza il Comune. “Vuole annullare eventi spalmati su 100 chilometri di costa – dice – ma organizza concerti nel cuore di Riccione con Radio Deejay”.


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