La storia di Sara Cantagalli, bambina di Faenza, e dei suoi genitori che raccoglievano fondi per lei, colpita da un tumore irreversibile, aveva commosso tante persone. Anche quando le cure sono state interrotte ed è stata stilata la lista dei desideri da farle realizzare. Domenica la bambina si è spenta, a sei anni. "Un abbraccio alla piccola Sara, alla famiglia e a tutti i suoi cari", ha scritto il sindaco di Faenza Massimo Isola.
Cordoglio arriva anche dal sindaco di Ferrara, Alan Fabbri: "A nome di tutta la comunità ferrarese mi stringo nel dolore nell'apprendere la notizia della scomparsa della piccola Sara. La ricorderemo per sempre, felice, vestita da principessa e attorniata da tanto amore, nel suo grande castello".
Nei mesi scorsi, quando erano state interrotte le terapie, era partita una gara di supporto per esaudire i suoi desideri. Tra questi, andare a cavallo e diventare per un giorno "una vera e propria principessa". E Fabbri aveva messo a disposizione della bambina il Castello estense: a maggio era stata accompagnata dai figuranti del Palio cittadino, vestiti per l'occasione con i costumi storici rinascimentali.
La campagna di raccolta fondi aveva suscitato anche qualche polemica, per esempio quando Selvaggia Lucarelli aveva sollevato dubbi e il padre aveva risposto, spiegando che i soldi, alla morte della figlia, "non resteranno a noi, ma andranno a famiglie bisognose che hanno bambini malati come Sara".