Attività parlamentare in estremo rilento: il decreto Milleproroghe, sul quale il governo ha posto la fiducia in mattinata per evitare emendamenti “scomodi”, non vede iniziare neppure la discussione, i lavori sono subito sospesi per riprendere solo domani, quando però sono in programma anche le comunicazioni del presidente del Consiglio, in vista del consiglio europeo straordinario del giorno dopo. Anche la discussione sul codice della strada dunque, attesa da San Marino per tentare di risolvere il “caso targhe”, inizialmente prevista per venerdì, slitta a sua volta alla prossima settimana. Sulla maggioranza restano alte le tensioni sul tema caldo della prescrizione. Il cosiddetto “Lodo Annibali”, ossia la sospensione per un anno dell'efficacia della legge Bonafede, torna in aula come ordine del giorno proprio al decreto Milleproroghe, e sarà votato prima del voto finale. A presentarlo sono stati Italia Viva e Forza Italia insieme. “Io non mi arrendo – scrive Matteo Renzi su Facebook – prenderò forse meno voti, ma non diventerò populista”. Sulle intercettazioni, in discussione in Senato, Italia Viva fa sapere che voterà la fiducia al testo proposto in Consiglio dei ministri, ma avverte che per cambiare il decreto legge serve il consenso di tutti. Pare infine che gli stati generali del M5S avverranno in due passaggi: il primo attraverso le assemblee regionali, prima del referendum del 29 marzo, il secondo dopo il voto, poi consultazioni on line.
In Italia attività parlamentare a rilento: slitta anche il codice della strada
Posta la fiducia al Milleproroghe, in discussione almeno fino alla fine della settimana
18 feb 2020
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