Il “caso Santanchè” arriva mercoledì pomeriggio in Senato; la Ministra del Turismo, in seguito alle rivelazioni della trasmissione “Report” e successivi articoli giornalistici su presunte irregolarità nella gestione di alcune sue aziende, di cui non è più proprietaria, ha scelto – per difendersi - la via dell'informativa a Palazzo Madama per spiegare alti guadagni, da una parte, e debiti nei confronti di dipendenti e fornitori, dall'altra.
Al momento non ci sono risvolti giudiziari, il caso è tutto politico: le opposizioni sembrano in posizione d'attesa, mentre la maggioranza, compatta, minimizza.
Al termine dell'intervento in Senato si capirà se le opposizioni presenteranno una mozione di sfiducia individuale; sarebbe un grana per Palazzo Chigi, che in queste ore ha sempre difeso la responsabile del Turismo, raccomandandole, però, la disponibilità a presentarsi in Parlamento. Finora tutto secondo copione, ma un 'eventuale' rinvio a giudizio cambierebbe le cose e spingerebbe Giorgia Meloni a chiedere le dimissioni della ministra.
Nel servizio Enrico Borghi, Azione Italia Viva e Maurizio Gasparri, Forza Italia
Antonello De Fortuna