Amnesty International ha presentato il suo ultimo rapporto annuale e lancia l'allarme sui diritti umani anche in Italia. Nel suo rapporto riferito all'anno 2023-2024 Amnesty parla di “momento spartiacque per il diritto internazionale, con clamorose violazioni da parte di governi e gruppi economici”. Il 2024 è un anno importante dal punto di vista elettorale, ma preoccupano “le lobby anti-regolamentazioni guidate e finanziate da BigTech – continua Amnesty – Possono essere usati come armi per discriminare, disinformare e dividere”.
Si citano gli esempi di Argentina, Brasile, India e Regno Unito che ricorrono sempre più alle tecnologie di riconoscimento facciale per controllare le proteste di piazza, così come gli eventi sportivi, e discriminare le comunità marginalizzate, soprattutto migranti e rifugiati, ma anche persone Lgbtqia+ e donne. Preoccupazioni che non risparmiano nemmeno l'Italia.
Nel video le interviste a Riccardo Noury, portavoce Amnesty International; Alba Bonetti, presidente Amnesty Italia