Per l'abilitazione all'esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo basterà la laurea magistrale, purché gli studenti abbiano conseguito almeno 30 crediti formativi con un tirocinio interno al corso di studi. In seguito all'entrata in vigore delle nuove norme in materia di titoli universitari abilitanti, si prevede che il necessario tirocinio pratico-valutativo sia svolto all'interno dei corsi di laurea e che, di conseguenza, l'esame conclusivo del corso di studi divenga anche la sede nella quale espletare l'esame di Stato di abilitazione all'esercizio della professione. La semplificazione – si legge in un comunicato stampa del Consiglio dei ministri - si applicherà anche alle qualifiche di geometra laureato, agrotecnico laureato, perito agrario laureato e di perito industriale laureato (ma qui servirà più tempo perché i corsi sono appena partiti e dureranno tre anni).
L'obiettivo dichiarato è quello di accorciare la strada che intercorre tra la discussione della tesi e l'esercizio della professione. Il disegno di legge, approvato su iniziativa del ministro Gaetano Manfredi, passa ora al vaglio delle Camere. “Semplificare le modalità di accesso all'esercizio delle professioni regolamentate, significa agevolare una più diretta, immediata ed efficace collocazione dei giovani nel mercato del lavoro”, ha dichiarato il ministro al Sole 24 Ore.
In un terzo momento potrebbero aggiungersi ancora altri professionisti. Stiamo parlando di tecnologici alimentari, dottori agronomi e forestali, pianificatori paesaggisti e conservatori, assistenti sociali, attuari, biologi, chimici e geologi. I loro titoli – riporta il quotidiano economico – diventeranno abilitanti su richiesta dei consigli degli ordini, dei collegi professionali o delle federazioni nazionali e previo regolamento del ministero dell'Università. Esclusi invece commercialisti, architetti e ingegneri.