Un ragazzo di 16 anni di origine magrebina è stato arrestato nella notte a Faenza, nel Ravennate, dalla polizia con l'accusa di avere accoltellato all'addome per futili motivi un quindicenne nordafricano, che non è in pericolo di vita. Ora si trova nella struttura bolognese per minori del Pratello per tentato omicidio pluriaggravato in attesa di essere ascoltato dai magistrati alla presenza del suo avvocato Matteo Olivieri (l'udienza di convalida è stata fissata per martedì mattina).
È stato aperto un fascicolo anche per rissa aggravata in merito alla lite di parcheggio. Tra i coinvolti nel tafferuglio, il padre del ragazzo e lo zio del 16enne di origine magrebina arrestato dalla polizia per tentato omicidio pluriaggravato.
La vicenda si è innescata verso le 16.30 di ieri da tensioni tra due famiglie per una lite di parcheggio ed è culminata nell'accoltellamento: il ferito, portato all'ospedale 'Bufalini' di Cesena, è in prognosi riservata.
Secondo quanto finora ricostruito dal locale commissariato, tutto è partito da una discussione per un posteggio tra due adulti, uno accompagnato da moglie e figlio (il 15enne poi accoltellato). I due uomini sono a un certo punto venuti alle mani. Ed è in quel momento che da un condominio vicino sarebbe sceso il 16enne, nipote del primo contenente. Una volta centrato da un pugno, il ragazzo sarebbe tornato in casa per armarsi con due coltelli e sarebbe sceso di nuovo: affrontato dal 15enne, gli avrebbe assestato il fendente all'addome. Quindi è tornato in casa per lasciare i coltelli e scendere infine nuovamente in strada armato di bastone: ma è stato bloccato da alcuni residenti.
Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, gli investigatori dell'Anticrimine faentina hanno trovato un paio di coltelli nascosti dietro a un battiscopa. L'arrestato avrebbe invece sin qui sostenuto di essersi difeso dopo essere stato aggredito dall'altro armato di coltello: e di essere cioè riuscito a rivolgergli l'arma contro.