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M5S contro Luigi Di Maio: espulsione congelata

Dopo le aspre critiche del ministro degli Esteri il consiglio nazionale decide solo di redarguirlo. Il presidente Fico: "Arrabbiato e deluso"

20 giu 2022
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti
Dalla nostra corrispondente Francesca Biliotti

E' scontro interno al Movimento 5 Stelle, dopo le critiche del ministro Di Maio il consiglio nazionale lo redarguisce ma non lo espelle. Ecco solo una delle tante stoccate che il ministro degli Esteri ed ex capo politico del M5S, Luigi Di Maio, ha ultimamente rifilato al suo partito. Critiche soprattutto a Giuseppe Conte, prima amato “avvocato del popolo”, ora mutato nel suo più acerrimo rivale. All'indomani delle amministrative per Di Maio “il M5S non è mai andato così male”, poi aspri rimproveri per i suoi attacchi al governo un giorno sì e uno no, e per le posizioni assunte, definite anti atlantiste e anti europeiste. Parole che lo pongono a rischio espulsione, tuttavia il comunicato finale del Consiglio nazionale del Movimento congela tale eventualità, pur definendo le parole di Di Maio “inveritiere e irrispettose” della linea assunta dai 5Stelle, “che mai ha posto in discussione la collocazione del nostro Paese nella Nato e nella Ue”, si legge. Insomma, Di Maio getta discredito sul Movimento, ed anche il presidente della Camera Fico si dice “arrabbiato e deluso”, mentre la replica di Di Maio è comunque altrettanto dura, “invece di fare autocritica – scrive in una nota – si attacca il ministro degli Esteri e si portano avanti posizioni che mettono in difficoltà il governo in sede Ue. Un atteggiamento poco maturo – conclude Di Maio – che tende a creare instabilità nel governo”. Anche se il ministro del Lavoro, Orlando, tende a escludere tale possibilità.

Nel video le interviste a Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, e a Andrea Orlando, ministro del Lavoro





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