Scende, anche se rimane drammatico, il bilancio della tragedia sulla Marmolada. Se i morti rimangono fermi a sette - è stata identificata la quarta vittima - è fortunatamente disceso a cinque il numero dei dispersi, con otto persone che hanno dato buone notizie di sé.
Tutto il massiccio è diventato off limits, con la decisione del comune di Canazei di rinforzare le misure contro i curiosi che numerosi si avvicinano al Fedaia. Un disastro su cui ha invitato a riflettere il presidente Mattarella, durante la sua visita in Mozambico, come "elemento simbolico di quello che il cambio climatico, se non governato, sta producendo nel mondo. Richiede piena collaborazione di tutti, sennò non è governato. Ci sono Paesi che non si impegnano. Occorre richiamare tutti - ha ammonito - ad assumere impegni ulteriori".
Al conto dei 'sommersi e salvati' della Marmolada si aggiunge come vittima Liliana Bertoldi, 54 anni, commerciante ambulante di Levico (Trento); mentre resta in ballo l'identità di un morto, ancora non identificato, che potrebbe coincidere con uno dei dispersi, tutti italiani. Il totale sarebbe di 11-12 persone, più o meno il numero stimato da due testimoni francesi, che si trovavano in zona al momento del distacco della frana. Otto infine i feriti, dei quali uno dimesso dall'ospedale. Terminato anche il lavoro di attribuzione delle auto che erano parcheggiate a passo Fedaia.
Al rifugio Marmolada sono stati montati un interferometro ed un radar doppler in grado di captare le minime variazioni sul fronte glaciale, sia quello che si è staccato che quello intonso. Lo ha detto Mauro Gaddo di MeteoTrentino. I dati raccolti dagli strumenti saranno trasmessi ad un centro di controllo per essere processati e analizzati. Sarebbero circa 11-12 le persone, secondo due testimoni francesi che si trovavano in zona al momento del distacco della frana. Otto infine i feriti, dei quali uno dimesso dall'ospedale
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