270 chili di eroina, custoditi dentro un container proveniente dall'Iran. È il quantitativo più ingente fermato negli ultimi 20 anni. Lo ha scoperto la Polizia di Stato che ha eseguito il maxi sequestro oggi nel porto di Genova. Polizia coadiuvata dal personale dell'Agenzia Dogane, al termine di una indagine coordinata dalla Dda, e scaturita dallo scambio di informazioni tra la Direzione centrale per i servizi antidroga e lo Sco, Servizio centrale operativo.
"L'Iran si conferma un crocevia fondamentale per il traffico di eroina. Droga - ha detto Sandro Baldassarre, colonnello della Direzione centrale del servizio antidroga - di cui vediamo un ritorno importante nel mercato”.
Per gli inquirenti si tratta di una operazione fondamentale: per il quantitativo sequestrato e per la tecnica investigativa usata. Infatti per la prima volta è stata usata la tecnica della consegna controllata con l'ordine investigativo europeo: si toglie in pratica quasi tutto il carico dal tir e se ne lascia una parte che viene poi seguita dagli investigatori fino alla destinazione. Una consegna di cui vengono informati i Paesi interessati dal transito del tir per evitare controlli inconsapevoli. "È il primo caso - sottolinea Alessandro Giuliano direttore dello Sco di Roma - e sicuramente farà scuola. È un'operazione che da un punto di vista tecnico giudiziario non ha precedenti negli ultimi 30 anni".
"L'Iran si conferma un crocevia fondamentale per il traffico di eroina. Droga - ha detto Sandro Baldassarre, colonnello della Direzione centrale del servizio antidroga - di cui vediamo un ritorno importante nel mercato”.
Per gli inquirenti si tratta di una operazione fondamentale: per il quantitativo sequestrato e per la tecnica investigativa usata. Infatti per la prima volta è stata usata la tecnica della consegna controllata con l'ordine investigativo europeo: si toglie in pratica quasi tutto il carico dal tir e se ne lascia una parte che viene poi seguita dagli investigatori fino alla destinazione. Una consegna di cui vengono informati i Paesi interessati dal transito del tir per evitare controlli inconsapevoli. "È il primo caso - sottolinea Alessandro Giuliano direttore dello Sco di Roma - e sicuramente farà scuola. È un'operazione che da un punto di vista tecnico giudiziario non ha precedenti negli ultimi 30 anni".
Riproduzione riservata ©