Due cittadini ucraini di 32 e 40 anni, sono stati arrestati dai carabinieri di Riccione per furto, ricettazione e riciclaggio di Mercedes di grossa cilindrata, destinate all'esportazione in Paesi dell'Est Europa. Stando alle indagini il 32enne, ingegnere, sarebbe responsabile di almeno 16 furti tutti commessi tra Rimini, Ravenna e Pesaro, da luglio a settembre di quest'anno, ma il sospetto degli investigatori dell'Arma è che l'uomo, residente a Rimini e con un lavoro regolare da operaio, fosse in affari da almeno due anni. Il connazionale di 40 anni invece, accusato del riciclaggio di una sola vettura, sarebbe stato arrestato la scorsa settimana mentre tentava di lasciare la provincia di Rimini a bordo di una delle Mercedes rubate e destinata ad un acquirente in Ucraina. Il 40enne è già stato rimesso in libertà con l'obbligo di dimora. L'ingegnere, accusato di furto e di ricettazione, e arrestato sabato scorso, questa mattina è invece comparso davanti al giudice per la convalida dell'arresto e avrebbe confessato il furto di otto Mercedes e l'acquisto di altre due auto, sempre provento di furto. Le indagini dei carabinieri, coordinate dal pm Paolo Gengarelli, continueranno per appurare le responsabilità di complici all'estero. Per quanto riguarda invece le 12 Mercedes rubate e recuperate dai militari, tutte risultano con numero di telaio contraffatto, targa straniera, libretti di circolazione falsificati e chiavi accensione clonate. Una volta rubate, le auto venivano parcheggiate in zone poco frequentate di Rimini per essere quindi spostate spesso per evitare di creare sospetti nei residenti fino a quando non venivano vendute all'estero. Alcune Mercedes risultano di proprietà di turisti stranieri, un francese e due tedeschi, tutti in vacanza quest'estate a Riccione.
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