Per costringerla a fare quello che voleva le aveva anche mostrato dei video in cui alcuni uomini torturavano, violentavano e uccidevano donne, dicendole che le avrebbe fatto lo stesso. Minacciandola di toglierle il figlio, il passaporto e il permesso di soggiorno e di rimandarla in Marocco, un cittadino marocchino di 47 anni abusava quotidianamente della moglie, connazionale 37enne. L'uomo, residente a Rimini, difeso dall'avvocato Gilberto Martinini, è stato condannato ieri dal Tribunale collegiale riminese a tre anni e tre mesi di reclusione. Il pubblico ministero, Davide Ercolani, aveva chiesto una pena di 4 anni e 6 mesi per maltrattamento in famiglia. Il caso nel 2019 aveva destato scalpore per le accuse che il gip Manuel Bianchi aveva stigmatizzato in una lunga lista di soprusi tesi a far vivere la donna con usi e costumi musulmani e a rigettare un diverso stile di vita. Dopo anni di vessazioni, la donna aveva chiesto aiuto denunciando il marito nell'ottobre del 2019. Da allora vive protetta in un'altra località.