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Nuova stretta sulla 'movida' dal vertice Governo e Regioni

11 gen 2021

Si lavora al nuovo testo, e al tavolo con le Regioni, convocato dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, si ragiona sui primi criteri per arrivare alla definizione delle nuove fasce e, dunque, delle misure che regoleranno aperture e mobilità. Ancora lontani da una sintesi, intanto, prime puntualizzazioni sul metodo dagli stessi governatori che chiedono ci sia “una voce scientifica univoca e non dibattito su tutto”. 

Scartato il parametro del rapporto positivi-abitanti: avrebbe portato a far scattare la zona rossa sulla base dell'incidenza, superiore ai 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Criterio contestato dal Presidente della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini e il Ministro Speranza oggi chiarisce: il modello delle fasce sarà mantenuto e si interverrà sugli indici di rischio, confermando l'abbassamento della soglia dell'Rt: “con 1 si va in arancione e con 1,25 in zona rossa”. È sempre il Ministro Speranza a confermare: “che senza le misure restrittive di Natale – dice - "avremmo altri numeri".

Se per la mobilità pare si vada verso uno stop agli spostamenti fra Regioni, anche gialle, un'altra conferma viene sul versante 'aperture', con il Governo orientato a vietare anche l'asporto da bar e ristoranti dopo le 18. Su questo fronte, il no del Governatore ligure Giovanni Toti, a difesa di categorie già fortemente penalizzate, ma con le rassicurazioni del Ministro Boccia che promette “ristori per tutte le attività che rimarranno chiuse".

Un lavoro in divenire, verso il 16 gennaio, quando il nuovo dpcm entrerà in vigore: mercoledì il ministro della Salute Speranza illustrerà le misure al Parlamento.

Domani, annuncia il Premier Conte, si riunirà il Consiglio dei Ministri per approvare il Recovery Plan: “Dobbiamo correre – dice - lavoriamo per costruire, il momento è difficile e dobbiamo mettercela tutta per offrire risposte ai cittadini”.  



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