Una presidente del Consiglio, Giorgia Meloni quasi certamente, e due vice presidenti, Antonio Tajani e Matteo Salvini, quest'ultimo magari perfino senza deleghe. Potrebbe essere questo il piano di Fratelli d'Italia per tenere buoni gli alleati, senza troppe situazioni potenzialmente esplosive. Come quella della Lega, ieri il consiglio federale ha ribadito che la posizione di Salvini non è in discussione, ma la vecchia guardia, delusa dal risultato elettorale e dagli esclusi eccellenti come Umberto Bossi, mostra insofferenza. Ieri l'incontro tra Meloni e Tajani, il cui nome però emerge anche per l'eventuale presidenza della Camera o al ministero degli Esteri. Camera e Senato si riuniranno il 13 ottobre, se i presidenti verranno votati subito le consultazioni al Quirinale potrebbero iniziare anche sabato 15, e Giorgia Meloni vorrà portare una lista completa al presidente Mattarella. Oltre a Tajani, agli Esteri spuntano i nomi di due tecnici, Stefano Pontecorvo o Elisabetta Belloni, nome già uscito come papabile per la presidenza della Repubblica. All'Economia, altri tecnici, Domenico Siniscalco o Fabio Panetta.
Nel video l'intervento di Ignazio La Russa, senatore Fratelli d'Italia