Sull'assicurazione obbligatoria per le abitazioni contro le calamità "abbiamo appena cominciato a discutere. Ci confrontiamo. Ci vorranno mesi e mesi prima di arrivare ad una conclusione. Intanto abbiamo avviato la misura per le imprese, escluse quelle agricole. Il decreto di attuazione è in fase di definizione e nel tempo, gradualmente, come ho sempre detto io, vedremo di poter rivolgere uno sguardo anche alle famiglie e alle abitazioni civili. Ma nessuna decisione è stata presa". Così il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, rispondendo a una domanda a margine di un evento sulle agrimafie in corso a Siracusa nell'ambito dell'Expo e G7 agricoltura sull'isola di Ortigia.
"Io - ha proseguito - difendo le mie idee. Naturalmente poi alla fine il Consiglio dei Ministri nella sua collegialità deciderà quale sarà la soluzione migliore ma dovremo fare i conti con una inclemenza del tempo sempre più alta e sempre più insostenibile. Questo sicuramente è un dato del quale tutti dobbiamo prendere atto".
Il decreto interministeriale che prevede l'obbligo per le imprese di assicurarsi dai rischi catastrofali, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, prevede "premi proporzionali ai rischi tenendo conto delle caratteristiche del territorio e della vulnerabilità dei beni assicurati". La norma implementerà quanto già previsto dal ddl 'Ricostruzione', ora all'esame del Parlamento, che introduce l'obbligo per le imprese assicurative di corrispondere un anticipo del 30% del danno per i sinistri legati a eventi catastrofali: una disposizione volta a garantire maggiore certezza nella liquidazione dei danni alle imprese assicurate, permettendo loro di accedere immediatamente a risorse fondamentali per una rapida ripresa delle attività.
Lo schema di decreto interministeriale, predisposto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze d'intesa con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, definisce le imprese soggette all'obbligo assicurativo, l'oggetto della copertura assicurativa e le calamità naturali e gli eventi catastrofali da assicurare (alluvioni, inondazioni, esondazioni, terremoti e frane). Le compagnie assicurative, entro i limiti della propria tolleranza al rischio e in coerenza con il fabbisogno di solvibilità globale, non potranno rifiutarsi di stipulare polizze con le imprese. "In un contesto caratterizzato da eventi catastrofali sempre più frequenti, l'introduzione dell'obbligo di assicurazione consentirà alle nostre imprese di tutelare al meglio sia la produzione che l'occupazione", ha precisato il ministro Urso.
Ma gli industriali lanciano l'allarme: “Perché potrebbe accadere che nei territori dove ci sono problemi gli industriali non investano più. Vuol dire desertificare pezzi del territorio e non ce lo possiamo permettere", sostiene il presidente di Confindustria Emanuele Orsini. Anche il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin mostra prudenza sulla possibilità di un obbligo assicurativo per le case: "Non c'è stata riunione nei Consigli dei ministri in cui si è parlato di polizze sugli edifici civili - mette le mani avanti - Sulle imprese c'è ed è obbligatoria. Io credo che si debba lavorare su questo con dei criteri di compartecipazione e volontarietà".