C'è incredulità a San Mauro Pascoli, cittadina del Cesenate dove risiedevano l'ex vigile Vittorio Capuccini, 82 anni, e la 70enne Oriana Brunelli, autore e vittima dell'omicidio-suicidio di sabato pomeriggio, a Bellaria Igea Marina, nel parcheggio davanti all'istituto Giordano.
L'unica voce che risuona sui social, sopra quelle dimesse dei concittadini, è della sindaca Luciana Garbuglia che sotto ad un fiocco nero lutto, scrive: “Una tragedia che ha sconvolto la nostra comunità, l’omicidio suicidio a Bellaria che vede coinvolti due cittadini sammauresi. A volte pensiamo di essere immuni a questi episodi di violenza sulle donne, invece siamo tutti coinvolti. La violenza viene vista come unica modalità per risolvere i conflitti, l’unica soluzione per non accettare rifiuti. Ci siamo tanto adoperati per sostenere i centri antiviolenza, ma mi rendo conto che è una emergenza che ci deve vedere ancora più impegnati, soprattutto per diffondere una cultura del rispetto e della parità e per far capire che è possibile denunciare e trovare sostegno e risposte da parte dei centri antiviolenza (nel nostro territorio è attivo lo Sportello Alba). Sentite condoglianze alla famiglia di Oriana Brunelli, una moglie, una mamma e una nonna strappata ai suoi affetti più cari dalla lucida violenza premeditata di Vittorio Capuccini”.
Un appoggio incondizionato nei confronti della donna, ennesima vittima di un femminicidio e di un amore malato. Che ha portato l'amministrazione comunale a proclamare il lutto cittadino, ma solo per Oriana Brunelli, nel giorno del funerale. Intanto si aggiungono dettagli sull'azione di Vittorio Capuccini che, con la sua pistola, ha sparato quattro colpi verso la donna, di cui tre andati a segno, che non le hanno lasciato scampo.
I due avrebbero avuto una relazione diversi anni fa, poi terminata. Ma probabilmente non del tutto. I tabulati telefonici e dei pc potranno chiarire il quadro agli inquirenti. Così come la testimonianza dell'infermiera che per prima ha provato a soccorrere la donna.