"Le verità che ci sono state consegnate non sono soddisfacenti né per quanto riguarda la squalifica al Giro d'Italia né per quanto riguarda le vicende che hanno portato alla morte" del ciclista Marco Pantani. Lo ha detto il senatore Giovanni Endrizzi che ha coordinato il Comitato preposto nell'ambito della Commissione Antimafia, presentando alla stampa la relazione conclusiva della Commissione. "Nel primo caso - ha spiegato Endrizzi - fa specie che nessuno abbia voluto mai considerare le regole per i controlli, Pantani è stato processato per frode sportiva e nessuno ha verificato che cosa dicevano i protocolli delle analisi che noi abbiamo riscontrato essere lacunosi".
"Lamentiamo che alcune verifiche non sono state svolte - ha aggiunto - e oggi non abbiamo la possibilità di produrre questi dati mancanti" relativi ai valori ematici. Su questo la Commissione ha audito Renato Vallanzasca ma "il dubbio che le mafie possano aver infiltrato il Giro d'Italia rimane una ipotesi aperta che non abbiamo potuto chiudere e quindi tantomeno escludere". Sulla morte di Pantani, invece, ha detto ancora Endrizzi, "sono state rilevate incongruenze logiche e metodologiche", "noi abbiamo riscontrato che alcune porte non sono state aperte sull'ipotesi che ci sia stato un contributo di terzi al decesso, non è nostra competenza aprirle ma plaudiamo all'iniziativa della procura di Rimini di aver riaperto le indagini, da parte nostra forniremo ulteriore materiale in un clima i cordiale collaborazione sperando in una verità ultimativa".