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Pasti bio a scuola senza aumento di costi, all'Emilia-Romagna la quota più alta del Fondo nazionale

Dal ministero delle Politiche agricole 1,2 milioni di euro. L’assessore Mammi: “Riconosciuto il nostro impegno”

13 dic 2022
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Per il quinto anno consecutivo, all'Emilia-Romagna va la quota più alta prevista dal riparto 2022 del Fondo nazionale per le mense scolastiche biologiche: 1 milione e 244 mila euro di risorse su 5 milioni complessivi. La Giunta regionale ha approvato la ripartizione 2022 dei fondi trasferiti dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali alle amministrazioni locali che offrono il servizio di refezione scolastica biologica, assegnando 1 milione e 236 mila euro ai comuni beneficiari. Si tratta di risorse che servono a coprire le maggiori spese sostenute per l'erogazione dei pasti bio senza aumentare il costo della refezione scolastica a carico delle famiglie.

"Risorse fondamentali per aumentare la qualità del servizio nella ristorazione scolastica - commenta l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi - senza incidere sull'economia delle famiglie, ma soprattutto per promuovere una maggiore consapevolezza rispetto all'alimentazione. Siamo la prima Regione in Italia per numero di pasti bio distribuiti nelle mense scolastiche, a conferma dell'impegno con cui da anni sosteniamo i principi dell'agricoltura biologica e l'utilizzo di prodotti sani".

I fondi assegnati corrispondono a circa 8 milioni 800 mila pasti erogati nello scorso anno scolastico e sono calcolati in base al numero di beneficiari del servizio di ristorazione scolastica in ciascun ambito territoriale e relativi alle stazioni appaltanti che gestiscono le mense scolastiche biologiche, in possesso dei requisiti previsti dal decreto ministeriale.





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