Il "ritratto di parole" di Patrick Zaki per chiedere la liberazione dello studente dell'Università di Bologna da febbraio in carcere in Egitto viene esposto anche all'ingresso del Consiglio Comunale di Rimini. Dopo l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, il Consiglio comunale di Bologna, anche l'amministrazione romagnola aderisce all'iniziativa dell'Associazione InOltre.
Il volto del ricercatore egiziano è riprodotto attraverso una composizione di parole. L'opera è stata realizzata dall'artista Francesca Grosso utilizzando le parole di una lettera scritta dall'associazione InOltre, che è stata tradotta in sedici lingue e riprodotta in 199 copie, quanto il numero dei giorni di prigionia trascorsi fino a quel momento, purtroppo oggi aumentati.
"Continuo a pensare all'Università, all'anno che ho perso senza che nessuno ne abbia capito la ragione. Voglio mandare il mio amore ai miei compagni di classe e agli amici a Bologna. Mi mancano molto la mia casa lì, le strade e l'università. Speravo di trascorrere le feste con la mia famiglia ma questo non accadrà per la seconda volta a causa della mia detenzione". Sono parole di Patrick Zaki, dal carcere di Tora in Egitto, in una lettera datata oggi 12 dicembre 2020 che la famiglia ha ricevuto e gli attivisti hanno pubblicato sulla pagina Facebook "Patrick Libero".